10 DOMANDE PER CERCARE DI AVERE PIÙ CHIAREZZA SULLA QUESTIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Dopo il comunicato di risposta da parte dell’amministrazione ai quesiti da noi esposti nell’istanza protocollata l’8 maggio 2013, non ritenendoci per nulla soddisfatti, riteniamo doveroso avere ulteriori chiarimenti alle seguenti domande:

1. “...ovviamente quelle informazioni essendo di carattere generale non entravano nel dettaglio, anche perché non cambiavano la sostanza”. Quelle informazioni dettagliate la sostanza la cambiavano, eccome se la cambiavano: non si parla di caramelle, ma di soldi! Perché il comunicato è molto vago e non fa in alcun modo riferimento alle cifre dei finanziamenti (ricevuti e chiesti) e, come da voi affermato, ai soldi che il Comune ha anticipato?

2. Se è stata già acquistata una parte del materiale necessario, nel comunicato stampa in cui il primo cittadino dichiara l'inizio entro novembre della raccolta differenziata, perché si parla dell’acquisto di TUTTO il materiale necessario all’avvio e non di quello rimanente?

3. "...non avendo, all'epoca, ancora definito il progetto". A parte l’anomalia che ha visto l’acquisto del necessario ancor prima di una dettagliata pianificazione, se il progetto non era ancora definito perché tutta questa urgenza nell’acquistare il materiale per la raccolta? E soprattutto come è strutturato il progetto che partirà a novembre e che investimento complessivo prevede?

4. Se "il contributo non è ancora arrivato" perché nel comunicato di risposta si parla di finanziamento provinciale con cui sono stati acquistati i materiali? Capiamo che scrivere le cifre per voi non sia così importante, ma non sarebbe stato più corretto far capire che un primo finanziamento dalla provincia era arrivato (ed è stato probabilmente utilizzato) e che poi ne avete chiesto uno ulteriore?

5. "Si fa presente, peraltro, che materialmente il contributo non è ancora arrivato e quindi si è intervenuti su anticipazione dei fondi da parte del comune". Se è così, perché a noi risulta che dal primo finanziamento di € 146.178,00 (det. n. 63/1003/G del 30.11.2009), togliendo i €. 60.308,19 (determina n° 321 del 02/04/2012) necessari alla liquidazione della ditta vincitrice della gara, sono rimasti in cassa ben  85.869,81 ? Come da voi affermato, i costi dell’avvio della raccolta non riguardano sono i materiali. Bene, potreste indicare più precisamente come è stata impiegata la cifra sopra citata? Se ci sbagliamo vorremo essere smentiti, se non è troppo, con cifre dettagliate e non per teorie generali.

6. "i tempi di avviamento effettivo sono stati dettati dalla burocrazia più che dalla disponibilità economica effettiva": perché non spiegate bene a noi cittadini quali siano nel dettaglio questi tempi burocratici? Perché negli altri paesi i progetti vengono avviati in soli sei mesi e noi aspettiamo da ben quattro anni? Speriamo vivamente (per assurdo) che si tratti dei soliti tempi burocratici italiani e non di una probabile incompetenza ed inerzia di chi preposto, con diversi livelli di responsabilità.

7. "l’amministrazione ha lavorato da tempo al progetto": di questo i cittadini non devono certo ringraziarvi! La raccolta differenziata, oltre ad essere obbligatoria per legge, è presente nel vostro programma elettorale come uno dei punti fondamentali e dunque è normale e doveroso che abbiate lavorato per la riuscita del progetto...o ci sbagliamo?

8. "riteniamo che l’interesse dei cittadini sia che vengano fatte le cose, non sapere dove vengano custoditi i materiali e quanti siano già stati acquistati o meno": questa affermazione è a dir poco sconcertante. Ricordiamo che la trasparenza non è uno sfizio, ma un dovere verso i cittadini: sapere che vengono fatte le cose dovrebbe essere la norma e non l'eccezione. Un buon metodo è sicuramente utile per raggiungere l’obiettivo prefissato nel miglior modo possibile e proprio per questo mettere a conoscenza i cittadini di codesto metodo non è solo doveroso, ma anche vantaggioso per quella amministrazione che vuole essere trasparente nella gestione della cosa pubblica.
Perché poi i cittadini non hanno diritto di sapere dove sono custoditi i materiali già acquistati? Come da voi affermato, essi sono stati acquistati con i soldi dell'ente e come sappiano gli € non piovono dal cielo, ma provengono dalle tasche dei cittadini. E dunque non è importante che essi sappiano dove siano custoditi? Con il vostro comunicato di risposta avevate avuto l'opportunità di chiarirlo, ma avete preferito glissare come se si trattasse di un'informazione irrisoria e secondaria.

9. “Chiaramente il materiale acquistato è in possesso dell’ente, regolarmente e perfettamente conservato”. Ci chiediamo, rivolgendoci in questo caso a chi in Consiglio Comunale dovrebbe rappresentare l’opposizione: dato che, per stessa ammissione di questa amministrazione, non è importante per i cittadini sapere dove siano custoditi i materiali, siete voi a conoscenza dello stato in cui versano? Se no, perché in Consiglio non avete mai esposto tali dubbi?

10. Poiché abbiano notato che questa amministrazione ha dimostrato interesse per le cronistorie, perché non farne una per la raccolta differenziata? Se i tempi burocratici vi hanno impedito di avviarla in breve tempo, perché non mettere nero su bianco tutti i passaggi effettuati in modo tale da indicare e far capire ai cittadini come si sono svolti i fatti, avendo inoltre l’occasione di scrollarsi responsabilità non inerenti alle vostre funzioni?

Speriamo che tali dubbi e quelli esposti nell’istanza vengano chiariti quanto prima, ma questa volta con un comunicato non banale e superficiale, bensì chiaro, semplice ed approfondito.


Gli attivisti del Movimento 5 Stelle Tuscania

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