RESOCONTO E VIDEO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 13/05/2013
Un Consiglio Comunale “tranquillo”
con qualche sbavatura di troppo riguardante il tema della trasparenza.
Un
Consiglio Comunale quasi al completo (mancavano solo i due consiglieri Brachetti)
quello svoltosi lunedì mattina (da sottolineare lo "scoraggiante" orario in cui
viene sempre indetta la seduta), ma privo di contenuti di rilievo e a parer
nostro con qualche sbavatura. Proprio su queste “note stonate” vogliamo porre
la nostra attenzione.
La prima riguarda l’effettuazione delle riprese video dei
consigli comunali. Ancor prima dell’inizio della seduta consiliare, il
Presidente del Consiglio ha interrotto le nostre operazioni lamentandosi della richiesta
di autorizzazione non pervenutagli. Dopo tale appunto ha “inusualmente” portato
a votazione dei consiglieri presenti l’accettazione o meno della presenza delle
telecamere e, con approvazione unanime, siamo stati autorizzati a svolgere le
consuete riprese. Da parte nostra teniamo a puntualizzare che abbiamo inoltrato
la richiesta mercoledì 8 Maggio e cioè esattamente il giorno stesso in cui è
stato pubblicato sull’albo pretorio l’avviso della seduta consiliare. Dunque
perfettamente nei termini prestabiliti. La richiesta, come sempre, è
indirizzata al Presidente del Consiglio e per conoscenza al Sindaco. Tale
autorizzazione è stata approvata dal primo cittadino sabato 11 Maggio e ci è
pervenuta tramite PEC. Ovviamente ci sarà stato qualche disguido tecnico che ha
coinvolto il Presidente del Consiglio e gli uffici competenti, ma quello che ci
preme sottolineare e ricordare è altro.
E’ bene rammentare
infatti, che a distanza di quasi un anno dall’inizio della nostra “Operazione Fiato sul collo”, per effettuare le riprese è necessario
mandare volta per volta una richiesta di autorizzazione e aspettare l’ok. Questa
trafila formale e burocratica a volte ci ha precluso anche la possibilità di
effettuare le riprese perché non rientravamo nei tempi tecnici di preavviso
dovuto al ritardo con il quale è stata pubblicizzata la seduta consiliare.
Tuttavia questa lungaggine amministrativa, se all’inizio era giustificabile per
la mancanza di una seria regolamentazione in merito, sembra ormai al quanto
superata e superabile. Riteniamo infatti che in un anno, se ci fosse stata una
reale volontà politica di portare trasparenza e partecipazione nei confronti
dei cittadini per quel che riguarda i lavori comunali, tale ostacolo
burocratico sarebbe già stato superato. Come?
Basterebbe semplicemente redigere un apposito Regolamento che regoli lo
svolgimento delle riprese audio-video dei Consigli Comunali. Per farlo
basterebbe portare in commissione uno delle centinaia di esempi di regolamenti
che si possono trovare in rete, apportare eventuali modifiche e/o correzioni e
portarlo a votazione al seguente Consiglio Comunale. I consiglieri sensibili
alla tematica potrebbero altrimenti fare una mozione ed impegnare la giunta a
coprire questo vuoto normativo. Molti membri di opposizione e di maggioranza si
sono sempre detti favorevoli alla trasparenza ed alla partecipazione delle
persone alla gestione del proprio Comune. Bene, ora è il momento di dimostrarlo
con i fatti.
Noi
del Movimento 5 Stelle accoglieremo a braccia aperte ogni tentativo di apertura
su questa tematica a parer nostro fondamentale. A confortarci e renderci ostinati
nel raggiungimento di tale obiettivo sono anche le centinaia di visualizzazioni
che ottengono i nostri video riguardanti le varie sedute consiliari. Segno di
apprezzamento di un servizio volto a coinvolgere il più possibile i cittadini
alla vita democratica del proprio paese.
Il secondo aspetto
che vogliamo sottolineare riguarda invece il tema della Raccolta Differenziata. La consigliera di opposizione
Pallottini ha chiesto durante le interrogazioni chiarimenti in merito ai tempi
di realizzazione del progetto, non avendo forse letto le ultime dichiarazioni
del Sindaco riportate nel comunicato stampa dei primi di maggio. Proprio quel
comunicato che aveva fatto nascere in noi tanti dubbi e perplessità tanto da
richiedere al nostro primo cittadino alcune risposte (puoi vedere l’articolo
qui). Tutt’oggi tali risposte non sono ancora pervenute, ma ricordiamo che sono
30 i giorni di tempo entro i quali rispondere alle istanze.
Ciò che ci ha colpito
in questo Consiglio Comunale è che nessuno dei consiglieri di opposizione abbia
“cavalcato” la nostra istanza per riportare quelle stesse domande in un
interrogazione che avrebbe avuto tutt’altro peso. Sarebbe stato fatto un passo
senz’altro più incisivo per portare un po’ di chiarezza in una situazione alquanto
nebulosa, dove cifre e azioni svolte e da svolgere non tornano. È stato inoltre rispolverato dal consigliere Liberati
il tema delle multe, bocciato però senza se e senza ma dal Sindaco Natali, il
quale ritiene privo di fondamento quanto raccontato dai giornalisti. Saremmo
ben lieti di avere tutta questa sicurezza mostrata dal nostro primo cittadino.
Tuttavia il Dlgs 152/2006, che non è un’invenzione giornalistica, ma un decreto
legislativo in vigore all’articolo 205 recita cosi:
1. In ogni ambito
territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei
rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti:
a)
almeno il trentacinque per cento entro il 31 dicembre 2006;
b)
almeno il quarantacinque per cento entro il 31 dicembre 2008;
c)
almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre 2012.
2.
La frazione organica umida separata fisicamente dopo la raccolta e finalizzata
al recupero complessivo tra materia ed energia, secondo i criteri
dell'economicità, dell'efficacia dell'efficienza e della trasparenza del
sistema, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1.
3.
Nel caso in cui a livello di ambito territoriale ottimale non siano conseguiti
gli obiettivi minimi previsti dal presente articolo, e' applicata
un'addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in
discarica a carico dell'Autorità d'ambito, istituito dall'articolo 3, comma 24,
della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne ripartisce l'onere tra quei comuni
del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal
comma 1 sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte nei singoli
comuni.
Si
noti bene dalla lettura dell'articolo sopra citato, che le tanto sbandierate multe non
sono altro che un innalzamento delle tariffe per il conferimento in discarica
dei rifiuti. Il che significa un potenziale aumento delle nostre bollette. Che
dire? Non ci rimane che confidare nella sicurezza del nostro Sindaco.
Di seguito il video della seduta consiliare:
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