COMMISSIONI CONSILIARI, QUESTE SCONOSCIUTE
Le
commissioni consiliari sono il perno dell’attività amministrativa e come tali
andrebbero pubblicizzate per permettere la partecipazione dei cittadini.
Continuando il nostro
percorso verso la più completa trasparenza amministrativa atta ad ottenere una
più ampia partecipazione attiva dei cittadini, vogliamo affrontare il tema
delle Commissioni Consiliari e della loro pubblicazione sull’albo pretorio. Ma
andiamo per ordine:
Cosa
sono le Commissioni Consiliari permanenti?
Consultando il sito
del nostro Comune leggiamo che “alle
Commissioni permanenti vi sono sottoposte per l'esame preliminare tutte le
proposte di deliberazione di competenza del Consiglio comunale di cui all’art.
7. La Giunta per le materie di sua competenza, può chiedere il preventivo
parere della Commissione consiliare permanente. Le proposte di deliberazione
ritenute urgenti devono essere esaminate dalla competente Commissione, entro 20
giorni dall’assegnazione. Scaduto tale termine le proposte possono essere
iscritte all'ordine del giorno del Consiglio.”
Come si può
facilmente capire le Commissioni
consiliari sono il motore della macchina comunale. Tutto passa da esse e
molto spesso il Consiglio Comunale non è altro che una rapida approvazione di
temi sollevati e trattati proprio in commissione.
Quanti
e quali sono le commissioni consiliari permanenti?
Sono 4 e al seguente link riportiamo anche i nomi dei rispettivi membri.
Per regolamento devono far parte di ogni commissione 3 consiglieri di
Maggioranza e uno per ogni gruppo di Minoranza formalmente costituito.
Ma arriviamo al punto
chiave del nostro approfondimento. L’articolo 9 del Regolamento delle
Commissioni consiliari (consultabile a questo link) dice chiaramente che “le
sedute delle Commissioni sono di norma pubbliche, salvo che, con motivata
decisione, non venga, di volta in volta, diversamente stabilito.
La
seduta non può mai essere pubblica quando si tratti di questioni comportanti
apprezzamenti sulle qualità, sulle attitudini, sul merito o sul demerito di
persone.”
Ora noi ci chiediamo,
se le commissioni sono pubbliche perché
non vengono mai divulgate sul sito istituzionale? Che senso ha fare delle commissioni pubbliche se poi nessuno è a conoscenza
della loro formazione?
Inoltre all’art. 6
dello stesso regolamento leggiamo:
1)
“Le funzioni di Segretario della Commissione sono svolte da un dipendente
designato dal Segretario Comunale, oppure da un componente designato del
Presidente della Commissione. Redige i verbali delle riunioni che, a cura del
Presidente, sono trasmessi in copia al Presidente del Consiglio.
2)
I verbali delle sedute sono sottoscritti dal Presidente e dal Segretario.”
Questi
verbali dove vengono pubblicati? Dov’è la trasparenza amministrativa se i
verbali delle decisioni prese, per poi essere portate al voto, non vengono resi
pubblici?
Mantenendo
l’argomento nella più totale oscurità i cittadini non possono neanche sapere se
dette commissioni sono effettivamente partecipate e valide visto che l’art. 5
recita: “per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà dei
componenti la Commissione.”
La fondatezza delle
nostre domande è confermata dal TUEL, che dovrebbe essere la summa per ogni
amministrazione pubblica. All’art. 38 comma 7 recita:
“Le
sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti
dal regolamento.”
Recentemente, il 20
Aprile, è inoltre entrato in vigore il dlgs 33/2013 che sistematizza tutta la
materia dell’informazione, del diritto di accesso e della trasparenza.
Se
fossimo in Consiglio Comunale come forza politica faremmo una completa e
dettagliata interrogazione. Per adesso possiamo solo formulare tali domande. Ovviamente
ci aspettiamo delle risposte e qualche gesto di trasparenza in più!
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