QUANDO L'UNIONE FA LA FORZA
Si è svolto a Cerveteri sabato 10 Agosto un primo incontro per approfondire e toccare con mano le potenzialità, gli ostacoli ed i benefici effettivi della reintroduzione della coltivazione della Canapa. Alla trasferta in territorio cerite hanno partecipato alcuni attivisti del M5S Tuscania, alcuni agricoltori e appartenenti alle associazioni di categoria.
Abbiamo avuto il
piacere di essere ospitati dal referente regionale di Assocanapa Marco Mai che
ha risposto gentilmente ad ogni richiesta dei presenti. Moltissimi sono stati
gli argomenti trattati riguardanti non solo la coltivazione della Canapa. Si è infatti
parlato a lungo del completamento della filiera del grano e della canapa, in
stretta correlazione in quanto complementari in fase di rotazione.
A Cerveteri è stata creata una cooperativa con l’intento di completare la filiera del grano e poter così effettuare la trasformazione da materia prima a farina. A titolo sperimentale si sono dotati ora di un piccolo molino a pietra interamente progettato e realizzato in Italia.
I palmenti (le mole di pietra) sono costituiti dalla pietra lavica dell’Etna, ottimo materiale disponibile in natura. Grazie a questo elemento le farine mantengono egregiamente bassa la temperatura d’esercizio in fase di molitura preservando tutte le caratteristiche organolettiche del prodotto in uscita. Anche grazie al coinvolgimento dei vari operatori locali si sta puntando sulla qualità del prodotto locale promuovendo anche culturalmente un marchio che richiama le origini dei luoghi e cercando di produrre ricchezza che rimane sul territorio. Questa è, tra le tante altre, la direzione che auspichiamo per la nostra Tuscania e verso la quale stanno convergendo molte idee inerenti il programma amministrativo.
A Cerveteri è stata creata una cooperativa con l’intento di completare la filiera del grano e poter così effettuare la trasformazione da materia prima a farina. A titolo sperimentale si sono dotati ora di un piccolo molino a pietra interamente progettato e realizzato in Italia.
I palmenti (le mole di pietra) sono costituiti dalla pietra lavica dell’Etna, ottimo materiale disponibile in natura. Grazie a questo elemento le farine mantengono egregiamente bassa la temperatura d’esercizio in fase di molitura preservando tutte le caratteristiche organolettiche del prodotto in uscita. Anche grazie al coinvolgimento dei vari operatori locali si sta puntando sulla qualità del prodotto locale promuovendo anche culturalmente un marchio che richiama le origini dei luoghi e cercando di produrre ricchezza che rimane sul territorio. Questa è, tra le tante altre, la direzione che auspichiamo per la nostra Tuscania e verso la quale stanno convergendo molte idee inerenti il programma amministrativo.
Per quanto riguarda la coltivazione della
canapa sono state recepite dagli agricoltori interessati ulteriori nozioni
sulle sue modalità e sui vari utilizzi che se ne possono ricavare. Anche per
noi è stata una piacevole scoperta apprendere la notevole domanda di olio e
farina alimentare poiché il seme di questa pianta racchiude in sé un insieme di
pregi che non trova paragoni negli altri cibi vegetali.
Al termine dell’incontro abbiamo potuto
toccare con mano i prodotti alimentari, realizzati dalla cooperativa con le materie prime locali, quali dolci, biscotti, farine di vario tipo, pasta
semplice e alla canapa. I partecipanti a questo primo incontro si sono detti
disponibili a continuare il rapporto di apprendimento e collaborazione volta
all’unione delle forze in un periodo di crisi molto problematico per il
comparto agricolo e non solo.
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