QUESTIONE INDENNITA': ULTIMA RISPOSTA AL SINDACO

Rimaniamo increduli di fronte all’ennesimo attacco nei nostri confronti su un argomento nato, peraltro, dalle dichiarazioni pubbliche del nostro primo cittadino.

Teniamo a precisare che non abbiamo mai gettato fango su alcuno, bensì abbiamo fatto luce su una vicenda ritenuta da noi fondamentale. Per rinfrescare la memoria, ripercorriamo i fatti:

-il 24 Ottobre, all’assemblea pubblica sulla Tares, il sindaco Natali dichiara di rinunciare da un anno allo stipendio, insieme alla giunta.

- Il 29 ottobre non avendo trovato nessuna carta che certificasse quanto detto, ma solo la determina n° 43, che sosteneva il contrario, abbiamo posto delle domande e chiesto spiegazioni in merito.

Nessuno ha sentenziato in modo preventivo, anzi abbiamo persino dichiarato che qualora la notizia della rinuncia alle indennità fosse stata confermata, ciò sarebbe stato “di prezioso sostegno e di impagabile attenzione” nei confronti dei cittadini.

Alla richiesta di maggior trasparenza come ha risposto il sindaco Natali? Accusandoci di fare disinformazione e di “intorbidire le acque”, tirando poi fuori una delibera che stabilisce la rinuncia allo stipendio per i prossimi due mesi. Tolto il fatto che la delibera è stata pubblicata addirittura il giorno dopo tale dichiarazione, il punto è un altro: chiedevamo se le dichiarazioni pubbliche rilasciate il 24 ottobre fossero certificate da atti concreti.

Invece di risponderci si è preferito buttarla sulla bagarre politica, sulle responsabilità nazionali, sulla crisi e quant’altro. Sarebbe bastato ammettere che magari si era trattato semplicemente di un lapsus o una dimenticanza, noi avremmo compreso benissimo.

Infine, per quanto riguarda i richiami alla “buona politica” non capiamo come Natali prima cerchi il confronto e subito dopo parli di vie legali da intraprendere nei nostri confronti. In riferimento alla risoluzione dei problemi in modo costruttivo, ricordiamo che noi le proposte le facciamo da mesi e anche sulla Tares abbiamo esposto le nostre idee proponendo delle valide alternative.

Per quanto ci riguarda, la vicenda si chiude qui, ci sono gli atti ufficiali e le varie dichiarazioni che spiegano ai tuscanesi presenti all’assemblea la realtà dei fatti.

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