TUSCANESI ALL'OSCURO SUL PROGETTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Ancora
una volta prendiamo atto che il coinvolgimento dei cittadini e quella trasparenza
amministrativa sbandierati come principi ispiratori durante la campagna
elettorale 2009 sono rimasti solo uno slogan in questi lunghi 5 anni,
soprattutto per quanto riguarda la tematica ambientale ed in questo caso la
raccolta differenziata.
Infatti il 9
dicembre scorso abbiamo protocollato una richiesta di accesso civico agli atti
per poter visionare il progetto della raccolta differenziata, approvato al
consiglio comunale del 27 Novembre 2013 ma mai pubblicato nell’albo pretorio.
Il nostro fine era quello di accedere ad un documento fondamentale per la
comunità tuscanese, trattandosi del come verrà sviluppata la raccolta rifiuti
nei prossimi anni, dunque analizzarlo e rendere partecipi e coinvolti i cittadini.
Purtroppo,
il 10 Gennaio a questa richiesta c’è stata data risposta negativa da parte dell’Ufficio
Tecnico, con la seguente motivazione: “il progetto è quello che verrà posto a
base di gara per il servizio di raccolta differenziata e sarà pubblicato
contestualmente all’emissione della relativa gara”. Ricordiamo però che la
legge prevede la pubblicazione sull’albo pretorio non solo della delibera
discussa e votata in Consiglio, ma anche del relativo progetto, essendo della stessa
un allegato. Quindi ci domandiamo: perché la nota di risposta sembra far
riferimento al capitolato del bando apposito, che è comunque posteriore a ciò
che noi chiediamo?
Proprio per tale
motivo abbiamo rimandato un ulteriore sollecito, perché è un diritto dei
cittadini avere informazioni su un servizio come quello della raccolta differenziata che ci toccherà da vicino, e che,
speriamo, farà fare al nostro Paese quel
salto di qualità che tutti auspichiamo. Come al solito però, ci troviamo di
fronte ad una cultura di questa amministrazione che non considera
gli strumenti di democrazia partecipata, soprattutto in tema di ambiente né tantomeno
ha interesse a coinvolgere i cittadini nella programmazione (gestione diretta,
gestione affidata a terzi; motivazioni tecniche ed economiche di una scelta
verso terzi; vantaggi della soluzione; ecc.). A tal proposito mesi fa avevamo sottoposto all’attenzione della medesima amministrazione l’esemplare gestione dei rifiuti attuata neicomuni di Caprarola ed Oriolo Romano, richiedendo di valutare la possibilità di
attuare tali esempi, facilmente replicabili, magari anche a Tuscania.
Si è preferito, invece, scegliere quella strada burocratica che non concepisce la gestione dei rifiuti come una questione sociale ma soltanto come questione di un bando attraverso il quale scegliere una società per gestire il servizio. Fino alla gara infatti
non sapremo come il servizio sarà organizzato e gestito, né tantomeno i cittadini potranno dire
la propria opinione e contribuire ognuno con le proprie esperienze e conoscenze.
La raccolta differenziata porta a porta sarà una rivoluzione
copernicana per tutti i tuscanesi e sicuramente una maggiore informazione li
avrebbe fatti sentire più partecipi del cambiamento.
Si è preferito, invece, scegliere quella strada burocratica che non concepisce la gestione dei rifiuti come una questione sociale ma soltanto come questione di un bando attraverso il quale scegliere una società per gestire il servizio.
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