PISCINA COMUNALE: LE CONTRADDIZIONI DELLA CONSIGLIERA NICOLOSI DENOTANO TOTALE MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE AMMINISTRATIVA

In queste ultime settimane ha fatto enorme clamore sui social la “mala” gestione della Piscina comunale che fino a pochi giorni fa, totalmente invasa da erbacce, era abbandonata a se stessa. Bagarre digitale che ha visto confrontarsi, tra gli altri, anche il nostro portavoce Fabio Rossi e la Consigliere Comunale Stefania Nicolosi. Quest’ultimo intervento è stato poi riportato nella pagina ufficiale della lista della maggioranza stessa (come potete vedere qui).

Bene, leggendo quel breve comunicato e vedendo qualche giorno dopo, la determinazionen°333 del 07/07/2016, ci siamo meravigliati dell’efficacia delle polemiche sui social e, soprattutto, abbiamo annotato diverse incongruenze nell’intervento della Nicolosi.
Innanzitutto, la delegata della maggioranza giustifica la chiusura e l’abbandono della struttura comunale negli ingenti lavori da eseguire, in quanto la struttura risulterebbe non a norma. Versione che fu ribadita anche dal Sindaco Bartolacci nella seduta consiliare del 21/03/2016. Peccato poi che si siano smentiti, sia con la determina sopra citata e col relativo affidamento diretto dato ad una ditta di Tarquinia, sia per il fatto di non aver menzionato alcun elemento non a norma né tantomeno la necessità di lavori straordinari a carico della ditta affidataria stessa.
Altra contraddizione è l’emergenzialità evocata per motivare l’affidamento diretto e a stagione inoltrata. Peccato che la gestione della Piscina comunale viene da una convenzione durata 15 anni, scaduta ad aprile 2015! Cioè più di un anno fa è scaduto un rapporto di durata quindicennale e la maggioranza si ritrova ora, caduta dalle nuvole, a fare un affidamento diretto a causa dei tempi ristretti?
E fa persino sorridere leggere anche che un motivo ostativo alla stesura del bando è da ricercarsi nella riforma del Codice degli appalti che vi è stata quest’anno. Soprattutto, visto che l’incarico dirigenziale è stato dato ad aprile (ancor prima dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti) e che, come detto, la convenzione è scaduta da più di un anno.
La maggioranza ha una precisa responsabilità decisionale in questa situazione perché aveva il dovere di programmare la gara per la nuova concessione in tempo utile, nel 2015, quando l’urgenza non ci sarebbe stata.

Un ultimo appunto lo facciamo ancora una volta alla consigliera Nicolosi che, testualmente ha dichiarato: “democrazia vuol dire rispettare tutto l'iter necessario, senza scorciatoie pericolose, senza favorire gli amici degli amici”. Bene, in seguito alle questioni da noi sollevate in questa nota ci domandiamo l’attendibilità di questa frase. Perché è stata usata l’urgenza se c’erano tutti i tempi necessari per fare una gara pubblica? E’ stata data a tutti, la possibilità di fare un’offerta di gestione? In che modo le ditte che hanno partecipato sono state avvisate della selezione? Ed in base a quale criterio sono state selezionate? E soprattutto, come si pretende di aver informato tutti i potenziali soggetti interessati, se come scelta politica questa maggioranza si è guardata bene di non scrivere neanche mezza riga ufficiale circa la possibilità di presentare un’offerta? Sono serviti i commenti su Facebook a destare dal sonno chi amministra questo paese?

Intanto apprendiamo dai giornali locali, che i tuscanesi sempre più emigrano verso altri paesi limitrofi dove, a differenza della nostra piscina che fino ad un paio di giorni fa era invasa dalla vegetazione, gli impianti sportivi sono pienamente fruibili.


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